Non Solo Social : dovrebbe essere il motto di chi usa Internet.
Perche’ la rete globale non e’ costituita soltanto dai social network, anzi.
La stragrande maggioranza delle informazioni, della biblioteca piu’ vasta mai esistita, non le trovi sui social. Per informarsi e studiare e’ molto piu’ utile la consultazione dei motori di ricerca come Google, Lilo, Bing, Yahoo, Baidu, Ask etc.
Qui trovi indicizzato gran parte del materiale disponibile , in rete , a patto di avere la pazienza di spulciare le pagine successive alla prima , troppo spesso, monopolizzate dalle societa’ multinazionali per sponsorizzare i loro prodotti.
Comunque navigando fuori dai social e’ possibile trovare tutto , o quasi, lo scibile umano, da come legarsi le scarpe alla progettazione di astronavi . Non fermarsi ai social ti apre immense possibilita’ di crescita intellettuale .
L’ unica precauzione e’ quella di verificare, su piu’ fonti, l’ attendibilita della informazione . Per fare questo ci vuole pratica ed un pochino di pazienza. Potra’ essere di aiuto conoscere la sintassi dei nomi a dominio e la registrabilita’ dei nomi a dominio ( www.miosito.qualcosa ) da parte di organizzazioni, scuole, governi, gruppi di ricerca etc. In linea di massima , ogni volta che nel nome a dominio trovi un punto, significa che stai allargando il gruppo di appartenenza del dominio stesso, fino ad arrivare ai famosi .IT .COM .EU .NET etc. le estensioni finali hanno significati precisi come quelle geografiche o ccTLD o quelle generali o gTLD. Da sapere che alcune di queste estensioni sono riservate a determinate categorie come i .GOV sono TLD riservati ad entita’ governative. Per saperne di piu’ si puo’ consultare questo link
Un altro piccolo suggerimento e’ quello di non accettare passivamente le condizioni della cookie policy che ti vengono richieste, cerca sempre di capire , leggendo le informazioni avanzate, se un sito ha centinaia di cookie di terze parti , saprai che i tuoi dati saranno resi disponibili se non venduti ad altri e questo dovrebbe metterti in allerta su quanto le informazioni contenute siano piu’ o meno legate ad attrarre visitatori e non a divulgare notizie affidabili.
Continuiamo con la pubblicazione di video riguardanti il mondo internet con questo breve filmato che spiega e visualizza cosa vuol dire cliccate ok sulle condizioni della privacy poste dal GDPR , il regolamento europeo sulla privacy.
Inizia la sperimentazione della nuova tecnologia per la trasmissione dati denominata 5G.
Tutti parlano della enorme potenzialita’ per l’ invio della grandissima mole di dati tramite il 5G e di come si trasformera’ la nostra vita.
In realta’ sono pochi coloro che ne hanno analizzato le caratteristiche tecniche di funzionamento .
Visto che la citta’ di Prato , dove abito, e’ una delle 5 citta’ italiane sperimentatrici questa nuova tecnologia, mi sono mosso per riuscire a capire un po’ di piu’ su cosa e’ il 5G e come funziona.
Il mio lavoro e la mia specializzazione scolastica in radiocomunicazioni ha poi incentivato la mia ricerca.
Ma parliamo di 5G :
Il 5G e’ non e’ soltanto un ulteriore sviluppo delle tecnologie di trasmissione telefonica denominate 3G e 4G ma un progetto molto piu’ vasto che comprende una riassegnazione delle frequenze di trasmissione radio attualmente in uso alle emittenti televisive , un cablaggio strutturato di rete in fibra ottica ed l’ uso di radiofrequenze che superano i 20GHz.
Iniziamo a parlare di cablaggio fibra ottica di ultima generazione; questa puo’ raggiungere elevate quantita’ di dati trasmessi, permettendo il controllo in tempo reale di molti apparati domestici ed industriali ( dalla casa intelligente alla industria 4.0 ) . Questo sviluppo permette di aumentare la capacita’ produttiva di ogni singolo dispositivo con un controllo del suo operato immediato anche da posizioni molto distanti dal luogo dove il dispositivo stesso opera. Gli apparati non mobili possono essere collegati direttamente alla fibra garantendo un vero controllo su di essi.
La riassegnazione delle frequenze radio-televisive serve a dare maggior spazio alle comunicazioni telefoniche via etere ( Cellulari ) implementando canali funzionanti all’ interno delle bande di frequenza gia’ in uso. Ricordo che al momento il 2G , 3G e 4G lavorano dagli 800 Mhz ai 2,6 Ghz .
La novita’ assoluta di questa nuova proposta tecnologica e’ la trasmissione dati a frequenze superiori ai 20Ghz. Ogni canale di trasmissione e’ molto piu’ ampio degli attuali permettendo il controllo , in tempo reale, di dispositivi mobili. Per dispositivi mobili possiamo intendere auto, treni, tram, droni, robot, apparecchi elettromedicali, apparecchi di monitoraggio aria e tanto altro. L’ utilizzo di queste frequenze e’ di derivazione aero-spaziale e sono usate per poter comunicare con dspositivi posti oltre l’ atmosfera terrestre. Questo perche’ non tutte le onde elettromagnetiche superano lo schermo della nostra atmosfera . Soltanto frequenze con lunghezza d’ onda piccola o molto piccola sono in grado di “bucare” la nostra atmosfera, che oltre a farci respirare ci garantisce protezione da molte radiazioni presenti nello spazio.
Quindi tutto bene abbiamo una tecnologia che ci garantisce pieno controllo su tutto quello che ci succede intorno … ebbene, non e’ così .
Dopo la scoperta della radio , cioe’ dall’ epoca di Marconi ed un uso sempre maggiore di questa tecnologia, sono cominciati degli studi per capire come le onde elettromagnetiche interagissero con l’ ambiente circostante e con gli abitanti di questo ambiente. Questi studi ci hanno portato a comprendere delle cose importanti :
Che era possibile trasmettere informazioni molto lontano usando frequenze basse ( per basse si intende dai 30Khz ai 30Mhz ) e potenze di trasmissione abbastanza limitate ( 5-50 W ), sfruttando l’ effetto rimbalzo sulla nostra atmosfera.
Che aumentando la frequenza di trasmissione potevamo sfruttare canali piu’ fedeli e con meno errori di intelleggibilita’ dell’ informazioni.
Che frequenze piu’ alte non permettevano di superare ostacoli fisici ( montagne, case, alberi, etc )
Che aumentando la potenza di trasmissione era possibile migliorare la intellegibilita’ delle informazioni ma uomini ed animali, nelle immediate vicinanze delle emittenti , ne risentivano fisicamente dopo una prolungata esposizione.
Che aumentare la frequenza di trasmissione, a parita’ di potenza erogata, faceva insorgere , nuovamente, problemi fisici ad uomini ed animali nelle vicinanze della sorgente di emissione.
Che frequenze particolari ( intorno ai 2.45 GHz ) permettevano la cottura di cibi dal loro interno ( Forno a Micronde )
Quindi siamo consapevoli, ormai da decenni, che la esposizione alle radio frequenze e’ nociva tanto piu’ alta e’ la potenza di emissione e tanto piu’ e’ alta la frequenza di trasmissione. In realta’ non e’ la frequenza ad essere nociva ma la lunghezza d’onda che e’ inversamente proporzionale alla frequenza stessa. Comunque visto il legame stretto tra frequenza e lunghezza d’ onda possiamo affermare che frequenze piu’ alte sono piu’ dannose di frequenze piu’ basse a parita’ di potenza di emissione.
Un’ ultima considerazione riguardo ai punti elencati sopra, molto importante, sulla distanza tra la fonte di emissione ed i soggetti esposti : la potenza che investe un soggetto diminuisce in modo logaritmico allontanandosi dalla sorgente elettromagnetica.
E ci avviamo alla fine di questo articolo riepilogando quelli che sono i reali rischi che riguardano il 5G.
Abbiamo detto che frequenze alte e potenze alte sono molto dannose per la salute degli esseri viventi e allora vi chiederete come mai stiamo ancora sopravvivendo a trasmissioni radio, tv, cellulari . Perche’ in Italia esiste una legge che limita la potenza di emissione a seconda degli ambiti di impiego. Sotto riporto una tabellina esplicativa sui limiti di legge.
Quindi siamo tranquilli ?
Sarebbe troppo facile e troppo bello . Mentre abbiamo abbastanza dati per considerare sufficientemente sicure le trasmissioni 3G e 4G non lo siamo per quanto riguarda quelle che saranno le trasmissioni 5G.
Perche’ come abbiamo detto con frequenze piu’ alte avremo bisogno di molti ripetitori/emettitori radio in piu’ in un’ area dove adesso ne esiste soltanto uno , in virtu’ del fatto che alte frequenze ( piccolissime lunghezze d’ onda) non superano gli ostacoli fisici . Ai ripetitori esistenti adesso ne verranno aggiunti molti altri, per cui ogni singolo essere umano sara’ sempre piu’ vicino ad una sorgente elettromagnetica e non potra’ usufruire della minore esposizione garantita dalla distanza dall’ emettirore.
Ricordo a tutti che in questo momento stiamo parlando di “sperimentazione”, cioe’ stiamo provando per verificare quello che succede e non siamo sicuri che gli attuali limiti di legge saranno sufficiente garanzia di ambiente salubre per noi ed i nostri figli.
Spero di essere stato di aiuto nella comprensione del “fenomeno 5G” . Se qualcuno dovesse rilevare inesattezze o errori puo’ contattarmi al seguente indirizzo e-mail webmaster@ctsnet.it
Questi i passi necessari per avere la possibilita’ di usare l’ utente root nel vostro Ubuntu 16.
Aprire la modalita’ terminale, ci sono molteplici modi per farlo, uno e’ quello di premere contemporaneamente i tasti Ctrl+Alt+F1 ma richiede di loggarsi successivamente con il vostro utente e la propria password. Altrimenti cercate la applicazione terminale dal vostro cerca sul computer ( icona in alto a sinistra ).
dal prompt si digita : sudo passwd root e si preme invio. inseriamo la password dell’ utente in uso e successivamente la password per la root , come richiesta , per due volte.
Adesso possiamo usare l ‘ utente root ma soltanto da terminale.
Per avere la possibilita’ di usare l’ utente root in modialita’ grafica possiamo procedere nel seguente modo :
Dal terminale acquisire le credenziali di root digitando il comando su – ed inserire la password richiesta
Progetto che si propone il monitoraggio della qualita’ dell’ aria a seguito della realizzazione di una rete di centraline, autocostruite, che permetteranno di misurare , nel tempo , le polveri sottili PM2,5 PM10.
Il progetto nasce da una idea del comitato “Mamme NO Inceneritore” , di Firenze.
Alcune aziende, professionisti, nonche’ ricercatori e medici Immunologhi hanno aderito al progetto che, per il carattere “Open Source” , puo’ essere abbracciato e ampliato in piu’ direzioni.
Nella Pratica questo si traduce in una centralina autoscostruita e programmata con componenti Arduino o Raspberry, di un server internet che provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati in tempo reale, consultabili tramite i sito www.cheariatira.it.
Il gruppo attivisti di Prato, di Montemurlo, di Vernio , di Carmignano, si sono attivati per cercare adesioni per adottare una centralina, per poter costituire una vera a propria rete di punti di verifica dell’ aria .
Il prezzo per realizzare la centralina e’ variabile, in base alla soluzione hardware e software adottata , tra 80 e 150 euro, compreso montaggio programmazione, taratura e supporto al progetto “Che aria tira?”. Se si decide per il fai da te il prezzo delle parti hardware si aggirera’ attorno ai 35 euro per una soluzione compatibile Arduino.
Per il carattere artigianale delle dette centraline dobbiamo sottolineare che non hanno garanzia, come i prodotti commerciali, e che non sono ne certificate e tantomeno omologate.
Possiamo invece garantire la vericidita’ dei risultati per il lavoro fatto dai ricercatori e professionisti del settore .
Puo’ succedere che il tuo sito WordPress sparisca dopo aver installato ed avviato un plug-in .
I motivi per cui avviene questo inconveniente sono molteplici e sarebbe inutile stare qui ad elencarli , perche’ il sito risulta irraggiungibile e tu sei nel panico.
Calma !
E’ possibile tornare con il sito perfettamente funzionante , disattivando tutti i plugins del CMS , collegandosi al server che contiene i vostri scripts WordPress tramite FTP.
Una volta collegati e’ possibile cambiare il nome alla cartella plugins che si trova in :
CartellaContenenteWordPress/wp-content/
Rinominare plugins in pluginsOld
Fare un refresh del pannello di amministrazione WordPress, che tornera’ di nuovo visibile .
Con FTP rinominare la cartella pluginsOld in plugins
Accedendo alla sezione Plugin , nel pannello amministrazione , si nota che tutti i plugins presenti sono disattivati .
Disinstallare il codice incriminato e attivare i plugins verificati funzionanti.
Ecco Fatto !
Attenzione !! Conviene indagare sul motivo per il quale il plug-in installato non e’ compatibile con WordPress , per evitare altre spiacevoli sorprese.
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